Gravina, alla scoperta della spirulina: la microalga definita il "cibo del futuro"
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giovedì 13 gennaio 2022
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di Raniero Pirlo - foto Valentina Rosati
Ricchissima di proteine (quasi il triplo del pollo o del tacchino), è anche un’ottima fonte di vitamine (quelle del gruppo B ma anche C, E e D), oltre che di sali minerali quali magnesio, potassio, fosforo e ferro. Se a questo si aggiunge il bassissimo impatto ambientale nella produzione, è facile comprendere perchè la Fao l’abbia definita come “cibo del futuro”. A partire da questo vegetale acquatico si possono infatti realizzare numerosi prodotti: dagli integratori agli spaghetti, dai crackers ai taralli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un po’ in tutto il mondo si stanno quindi moltiplicando le aziende che la coltivano per utilizzarla nel settore alimentare. In Puglia i primi sono stati i giovani della “ApuliaKundi”, una start-up che nel 2012 ha vinto il bando regionale “Principi attivi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I due fondatori, l’oggi 42enne chimico grumese Raffaele Settanni e la 41enne barese Danila Chiapperini, hanno aperto una sede a Gravina in Puglia, all’interno dello stabilimento Andriani, pastificio con cui hanno intrapreso una collaborazione finalizzata alla produzione di spaghetti alla spirulina. Siamo andati a visitarla (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Appena arrivati ci troviamo davanti a una grande insegna che ci indica di essere giunti nel “Parco della spirulina”. Si tratta del soprannome dato a questa innovativa area in cui sono presenti le serre dove l’alga viene coltivata e il laboratorio dove viene essiccata. Quest’ultimo è colorato da un murale che raffigura gli organismi “pionieri” nati sulla Terra, tra cui c’è proprio la spirulina che pare sia stato una delle prime forme di vita vegetale in grado di emettere ossigeno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Entriamo in una delle serre, dove facciamo la conoscenza di Raffaele. Il ricercatore ci mostra le enormi vasche nelle quali cresce la microalga: sono piene di acqua calda messa continuamente in movimento da alcune turbine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La spirulina cresce naturalmente nei mari tropicali – ci spiega –. Noi l’abbiamo scoperta in Africa e abbiamo avuto l’idea di portarla in Puglia. Nella nostra regione il clima è infatti adeguato alla sua coltivazione: grazie alle tante giornate di sole possiamo produrla senza riscaldamento artificiale e quindi in modo molto più sostenibile. Cerchiamo di rispettare la natura il più possibile senza mai forzare i suoi ritmi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ogni giorno viene prelevato un campione di vegetale per essere controllato al microscopio. «Dobbiamo assicurarci che la spirulina stia crescendo sana e forte - sottolinea il chimico -. Solo quando è diventata “adulta” viene infatti separata dall’acqua, attraverso un setaccio chiamato vibrovaglio. E a quel punto, dopo ulteriori controlli, è pressata e inserita in un macchinario detto estruttore che serve a formare dei bastoncini solidi di spirulina pura».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
“Sticks” che vengono infine essiccati a una temperatura mai superiore ai 39 gradi per 14-16 ore. «Attraverso questo procedimento possiamo garantire un prodotto dalle eccellenti caratteristiche nutrizionali – afferma Raffaele -. Parliamo di un alimento unico, che fornisce gli amminoacidi essenziali, ricchissimo di sali minerali e antiossidanti. È adatto praticamente a tutti: dagli sportivi agli anziani, dai vegani ai fumatori, dato che grazie alle sue proprietà chelanti libera il corpo dalle sostanze dannose».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La materia prima essiccata può essere infatti lavorata in svariati modi, producendo ad esempio integratori a forma di compresse o crackers a base di mandorle, ma anche miele dal particolare colore blu. «I prodotti a base di spirulina sono potenzialmente infiniti - afferma Raffaele -. I nostri si possono trovare soprattutto nelle erboristerie, anche se da un anno produciamo assieme al pastificio Andriani degli spaghetti che è possibile acquistare anche al supermercato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non ci resta quindi che assaggiare alcuni di questi alimenti. Con nostra sorpresa scopriamo un sapore nuovo, delicato, leggermente salato e con un retrogusto di verdura. E in un attimo, siamo catapultati nel futuro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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I commenti
- Antonio Colavitti Arkydesign - ne faccio uso, pasticche in barattolo dal mio erborista. Giova!